L’AMORE NON MI BASTA

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Non so nemmeno come cominciare, non sono più abituato a scriverti, quindi non so nemmeno come chiamarti. Volevo sapere come stai, volevo sapere se ogni tanto, tra i tuoi mille impegni ti vengo ancora in mente.

Volevo dirti che finalmente ho imparato a fare la lavatrice, ricordo che tu odiavi farla e mi dicevi sempre che un domani me ne sarei dovuto occupare io. Ho imparato a Madrid, nelle due settimane in cui ho assaggiato l’ebrezza dell’indipendenza. Volevo dirti che non sono più così ordinato, cioè, non più in maniera ossessiva compulsiva. In altre parole evito di ordinare i calzini in ordine cromatico, tutto qui. Tu odiavi il mio ordine, dicevi che ero così ordinato nelle cose materiali perché avevo in disordine nella mente.

Sempre a Madrid, nella vetrina di un negozio, ho visto un abito che addosso ti sarebbe stato benissimo, anche se io ti preferivo senza. Ho subito pensato di entrare e comprarlo, poi mi sono ricordato che non parliamo più, allora niente. Delle volte me ne dimentico, oppure non voglio ricordare.

Ti volevo dire che sono meno ordinato, ho imparato a fare la lavatrice, ma sono sempre io. Sono sempre innamorato della mia solitudine, che poi è anche la cosa che odio di più. Un’po’ come con te, ti amavo sì, ma odiavo il fatto che mi privavi della mia tanto amata solitudine. E’ una cosa contorta da spiegare, ma cosa vuoi che sia per me.

Ah, ti volevo anche dire che ancora non riesco a fidarmi di nessuno, grazie a te. Mi rimproveravi sempre il fatto di non fidarmi delle persone, di te. Io mi ero quasi ricreduto, mi ero quasi lasciato andare, iniziavo a fidarmi e poi sbam, la mazzata sulle spalle. Ti volevo dire che ancora oggi è così, mi ero quasi ricreduto sì, ma poi ci sono cascato di nuovo, sempre grazie a te. E scusami se ti ho guardato negli occhi e ho visto sincerità, e vaffanculo se oggi non riesco a vedere sincerità nemmeno negli occhi più puliti di questo mondo.

Avevo iniziato con tutti buoni propositi, ma ogni tanto devi ricordarmi che è il male a fare da padrone con te, forse sarà questa la mia salvezza.

13 comments

  1. Anais · aprile 14, 2016

    Fidarsi… che cosa difficile. Lo so.
    🌼

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  2. Federica Spinelli · aprile 14, 2016

    E’ difficile riuscire a fidarsi quando si subiscono delle forti delusioni, ma piano piano bisogna imparare a lasciarsi andare e conquistare da altri cuori! baci
    Federica – Cosa Mi Metto???

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  3. claudia piccirillo · aprile 14, 2016

    un ottimo sfogo!!!
    è bello leggere i tuoi pensieri =)

    claudia
    http://www.piccislove.com

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  4. Silvia · aprile 14, 2016

    sai rendere molto bene quello che provi con le parole, non è un dono che hanno in molti 🙂

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  5. B.Bovio (@IBlocNotes) · aprile 15, 2016

    Che emozione leggere i tuoi pensieri!

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  6. mariamalquadrato · aprile 15, 2016

    brividi, riesci a farmi immedesimare nelle tue parole e nei tuoi sentimenti.

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  7. Sara Tartaglia · aprile 15, 2016

    sei fantastico, riesci davvero ad esprimere le emozioni attraverso poche parole,
    non e cosa da tutti!

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  8. Alessia Milanese · aprile 15, 2016

    Fidarsi non è facile ma è necessario!
    Alessia
    THECHILICOOL

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  9. federicadarko · aprile 18, 2016

    Tutte le volte che leggo le tue parole, riesco a trovare sempre qualcosa di me!! Sei bravissimo ad esprimere i tuoi stati d’animo e i tuoi pensieri!:) baciii

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  10. Donatella · aprile 18, 2016

    una lettera scritta ma (forse) mai letta….fatti forza Giova!

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  11. Alessia Vanni · aprile 22, 2016

    che belle parole …

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